Nato nel 2011 l’itinerario Geouturistico del centro storico di Gangi; un percorso attraverso l’antico abitato che partendo dal “bevaio Rinisco” in Via Monte Marone permetterà di stimolare l’interesse, la curiosità e la fantasia dei visitatori non particolarmente esperti nelle scienze della terra, tutto ciò per riscoprire il patrimonio geologico di Gangi assieme a quello storico artistico e culturale. Del percorso sono state anche stampate delle guide cartacee a disposizione dei turisti.
“E’ un percorso innovativo ed affascinante – ha dichiarato il Sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello – un percorso geo turistico che permetterà di far conoscere anche un altro aspetto del nostro centro storico, dove anche le pietre sono importanti testimonianze del passato. Questa iniziativa – conclude Ferrarello – si affianca all’apertura di tre importanti emergenze architettoniche, le chiese della Badia, della Catena e principalmente la chiesa Madre, dove all’interno sono custodite opere dello Zoppo di Gangi, dello scultore Filippo Quattrocchi e la cripta con le mummie dei preti gangitani imbalsamati secondo un antico rituale”.
Da una idea progettuale dal titolo: “Quando la roccia diventa arte” è nata dalla sinergica collaborazione tra il Comune di Gangi e l’Associazione Scientifico Culturale GECO tour.