Nacque a Gangi il 27 aprile 1879 e mostrò fin da giovane una spiccata inclinazione per il disegno e un grande amore per l’ideale francescano, che abbracciò diciannovenne nel convento di Favara.
Venne ordinato Sacerdote il 28 maggio 1904. L’anno dopo ottenne di essere trasferito a Firenze per frequentare i corsi dell’Accademia delle Belle Arti sotto la guida di valenti maestri. Fu per breve tempo nel convento di Ognissanti poi in quello di S. Leone poi fu chiamato in Egitto, in Palestina e nell’America Latina dove lasciò tracce della sua arte inconfondibile.
Nel 1946 fu colpito da emiplegia destra, in seguito ad un attacco cerebrale, quindi la mano tanto operosa si immobilizzò non consentendo all’artista di esprimersi e di comunicare attraverso il linguaggio figurativo. Colpito da broncopolmonite, il 29 febbraio 1956 morì nel convento di Ognissanti a Firenze.
E’ molto difficile dire quanto abbia dipinto P. Jerone, lo ignorava anche lui tanto copiosa fu la sua produzione.
In terra Santa accanto ai grandi quadri, tra i quali va ricordata la personale interpretazione del “Purgatorio”, dispose bozzetti di vita orientale e freschissimi paesaggi.
Tra i primi lavori ricordiamo quello destinato al Convento di Castel di Lucio “Madonna Confidente” nel quale la Vergine è assisa su un trono splendente, degnamente l’omaggio di un’anima prostrata ai suoi piedi.